21 gennaio 2006

Ahi Ahi Ahi venditore...

Quando come me si è appassionati di automobili, andare a visitare una concessionaria d'auto è per me come per un bambino andare al Luna park.
Per questo motivo approfitto spesso dei week end di apertura, in occasione della presentazione di nuovi modelli, per andare a visitare gli show-room delle varie case.

Purtroppo il divertimento è sempre compromesso, tutte le volte che non mi allontano dalla mia città, dal comportamento ai limiti della maleducazione dei venditori con i quali ho sempre a che fare.

Non posso fare un discorso generalista, dato che non ho certo visitato tutte le concessionarie d'Italia, ma di certo posso dire che in quelle della mia città si respira un clima pesante. E visto che ciò prescinde dai marchi, viene quasi da pensare che sia qualcosa di insito nella cultura (quale?) o mentalità dell' "homo pisanus", piuttosto che dalle scarse o inefficaci direttive aziendali.

Le cose che puntualmente succedono riguardano il fatto di essere ignorati all'ingresso del salone, spesso nemmeno salutati; oppure, una volta ottenuta a fatica l'attenzione di qualcuno, di venir liquidati in tutta fretta, con freddezza e superficilità.
Per non parlare della spiacevolissima sensazione di non sentirsi presi "sul serio" quando ci si informa su prezzi, dotazioni, e condizioni economiche in genere, come se si desse per scontato che io MAI comprerò quell'automobile.
Stai sicuro caro mio venditore, da te di certo non la comprerò mai!

La richiesta di un preventivo si riduce alla mera presentazione di un listino, non vengono offerti neanche gli optional, devo essere io a chiederli, dimostrando di saperne di più del venditore il quel a volte dà l'impressione di non conoscere neppure il prodotto che vende.

Le mie possono essere critiche relative a un vissuto infelice domenicale, ma credetemi che queste scene si presentano sempre, con minime varianti, ogni volta che, spesso, visito un autosalone della mia città.

Volete un episodio reale di pochi giorni fa?
Eccomi al salone di un marchio importante della mia città (quello in foto), entro alla ricerca di un nuovo modello, presentato a settembre ma non ancora disponibile; purtroppo ancora non gli è stato consegnato. Pazienza.. dopo circa 15 minuti in cui vago per il salone osservando quello che c'è, in tutta tranquillità dato che nessuno dei presenti mi offre aiuto, decido di andare via ma non senza aver chiesto alla receptionist se è possibile acquistare un flacone di liquido lavavetri originale.
"Le chiamo subito il magazziniere" risponde.
Mi metto ad aspettare, pasano i minuti... dopo quasi venti minuti esce da una porta il meccanico che mi chiede di cosa ho bisogno. Glielo dico e lui senza perdere tempo in chiacchiere e convenevoli scompare dietro la porta da cui era entrato per riuscirne poco dopo con l'agognato flacone.
Mentre gli pago il dovuto, essendo lui meccanico, gli chiedo: "Senta, ho la freccia sinistra che lampeggia molto più velocemente di quella destra, da cosa può dipendere?".
La mia domanda riportata testualmente era volta ad avere una sua opinione, un'idea sul perché del malfunzionamento, non gli avevo certo chiesto di ripararmela sul momento.
La sua risposta molto secca è stata testualmente: "Va controllata. Prende appuntamento con l'officina e ce la lascia".
A parte il tono, che vi garantisco essere stato molto secco e duro, mi sembra avidente che no ha risposto alla mia domanda; sapevo benissimo che per risolvere il problema va lasciata in officina, ma io in quel momento volevo solo avere un'idea della causa, non prendere un appuntamento con lui.
Poteva tranquillamente rispondere con un "Ma forse può essere questo o quest'altro.. ha provato a controllare se... tuttavia andrebbe vista per essere sicuri.. se ce la vuole portare, si prende un appuntamento per quando le è più comodo e stia sicuro che le risolviamo il problema.."

Avrei fisato subito... invece il tutto si è concluso con un "arrivederci e grazie" anche se avendo avuto la dovuta faccia tosta sarebbe stato il caso di fargli notare la sua gentilezza.

In seguito un'idea sul perché della mia freccia impazzita l'ho trovata in internet, e si trattava semplicemente di un falso contatto su una delle tre lampadine, che essendo spenta, "rubava" meno corrente al circuito facendo "correre" di più il relé; è bastato un colpetto con la mano sulla luce per ripristinare il tutto.

Forse un meccanico specializzato della marca della mia macchina non lo sapeva?
Tutto può essere...

Così come può essere che i quasi 20mila euro per la mia auto sono andato a spenderli a quasi200 km da dove vivo.

- AGGIORNAMENTO 2008 -
Mi preme scrivere che la concessionaria citata in questo post ha cambiato gestione. Adesso fra l'altro è monomarca Audi. La nuova gestione, che ho avuto il piacere di conoscere e visitare più volte, per fortuna è lontana anni luce per educazione, cortesia e professionalità dalla precedente e si merita pertanto tutto il mio apprezzamento.
Ora anche Pisa ha una concessionaria Audi degna del marchio che rappresenta.

20 gennaio 2006

Grande Fratello 6

E così anche quest'anno è partita la nuova edizione del Grande Fratello.
Ho visto una buona parte della prima puntata, catturato pure io dalla curiosità di vedere chi sarebbero stati i reclusi 2006.

Non sono qui per parlarvene e raccontarvi le mie impressioni su una cosa che lascia indifferente me e tutti gli italiani... si tutti, basta parlarne in giro.. a nessuno interessa, a tutti fa schifo, ma tutti lo guardano!! :-)

Io a proposito ho solo una cosa da dirvi. So chi lo vincerà qust'anno, chi si portrà a casa 1 milione di euro; le mie fonti me l'hanno svelato.

Il vincitore del Grande Fratello 6 è Man lo.
Congratulazioni e complimenti.

PS: (Aggiornamento del 01/05/2006) Avrete capito che ovviamente scherzavo, e non avevo nessuna idea di chi potesse vincere il GF!