12 gennaio 2006

Errare humanum est…


…perseverare autem diabolicum.

Uno dei più bei episodi della serie classica di Star Trek, quella con Kirk e Spock per capirsi, è senza dubbio “Il mostro dell’oscurità”, in originale “The devil in the dark”.
In questo episodio i nostri eroi avevano a che fare con delle strane morti che scoprono poi causate da una forma di vita aliena che cercava solo di proteggere la sua prole. La particolarità della storia è che per la prima volta si incontra una forma di vita senziente basata non sul carbonio come noi esseri umani, ma sul silicio: la “Horta”, questo il nome della creatura, era insomma una sorta di roccia vivente e senziente.
Gli appassionati trekker italiani ricordano questo episodio anche per uno dei più clamorosi e grossolani errori di traduzione dei dialoghi della storia della televisione.
Infatti, il termine “silicon” che significa per l’appunto “silicio” diventa in italiano “silicone” e così la Horta è la prima creatura fantascientifica totalmente fatta di silicone, nulla a che vedere con le attuali dive che di silicone hanno solo piccole porzioni concentrate nel petto o nelle labbra…

Ma questo che mi pareva un errore imperdonabile torna oggi sotto i miei occhi.
Navigando infatti nel sito web ufficiale italiano di Intel, ritrovo lo stesso errore e scopro che anche i loro innovativi processori hanno come “ingrediente” base proprio il silicone. Questo succede solo in Italia ovvio, dato che negli USA viene invece usato correttamente il silicio (“silicon” in originale).

Chissà, forse i computer italiani hanno bisogno di componenti più elastici per funzionare meglio nelle nostre condizioni climatiche? O forse devono contrastare l’umidità sfruttando le capacità sigillanti del silicone?
A Intel la risposta…

PS: Qui trovi lo screenshot completo della homepage di Intel Italia catturato il 12 gennaio 2006.