25 febbraio 2006

Energia pulita nelle case degli italiani

Certamente non sono l’unico a non averci fatto caso, ma ormai è dal 1999 che in Italia è stato liberalizzato il commercio dell’energia e così si può comprare la corrente elettrica da altri fornitori che non sono l’ENEL.
Ad oggi questa possibilità è offerta solo alle aziende, o comunque a tutti i titolari di partita IVA; la buona notizia è che presto questa possibilità sarà sfruttabile anche dai privati cittadini.
A tal proposito volevo segnalare un’offerta molto interessante (non solo dal punto di vista economico) proposta da La 220, un’azienda che nasce dal gruppo TGE.
Oltre alla tariffa Gialla (che permette di risparmiare molto rispetto alle tariffe vincolate), la 220 propone infatti la tariffa VERDE che a fronte di un risparmio più basso, ma comunque presente, garantisce che l’energia che arriva nelle nostre case è prodotta al 100% in maniera ecologica, ovvero da fonti rinnovabili, come sole, acqua, vento e geotermia.
L’origine dell’elettrone che arriva nel nostro contatore è garantito e ti viene pure spedita a casa la foto della diga, piuttosto che della pala eolica che la produce; inoltre se hai un esercizio pubblico puoi esporre nei tuoi locali delle vetrofanie o altro che testimoniano la tua attenzione dell’ambiente.
Il tutto, risparmiando.
Passare dal “vincolato”, leggasi ENEL, ad altro fornitore è semplicissimo, si tratta solo di firmare alcune carte dato che nulla negli impianti viene assolutamente modificato: la corrente arriva infatti nel medesimo modo di prima, attraverso il medesimo contatore, è solo il fornitore che si preoccupa di immettere nella rete di distribuzione la quantità di energia a te destinata.
Chi ha partita IVA può fare oggi stesso il passaggio, chi non ce l’ha deve aspettare, ma nel frattempo si può prenotare presso il sito web di 220.
Prenotarsi permette di mettersi in lista (per evitare lunghe attese quando la possibilità sarà aperta a chiunque) e di bloccare il prezzo; la prenotazione vincola la 220 a te, ma non te alla 220.

Non vedo l’ora di poter aderire.